Alas

In arte tutto si evolve, ed ogni artista, consapevole del proprio status e del proprio modus operandi, non si sottrae alla speculazione compositiva, ma tende, con frequenza, a cimentarsi in continue sperimentazioni che lo conducono, con successo, a raggiungere non pochi e nuovi risultati squisitamente visivi. In questo contesto si muove, da anni, Tina Lattarulo, la cui verve creativa si è ben affermata in due specifici ambiti tecnici e figurativi: quello pittorico e quello scultoreo. In questi due campi, Tina si è impegnata in originali ricerche che l’hanno, poi, spinta verso l’ideazione di singolari soggetti, la cui valenza iconografica è stata partorita attraverso la meditazione del proprio sub-inconscio, ma, in particolare, tramite la propria manifesta volontà destinata a produrre arte al di là di ogni aspetto vitale o precipuamente professionale. Nel tempo, le suddette investigazioni hanno, quindi, contribuito alla nascita di elementi e forme che hanno, successivamente, cominciato ad avere una propria connotazione simbolica, in quanto sono stati innalzati, dalla nostra autrice, ad emblema del suo personalissimo linguaggio stilistico.

Contestualmente, Tina è riuscita a trasmettere ad ogni suo lavoro una potenzialità espressiva che è stata altresì determinata dalla sua padronanza nello svolgimento delle varie tecniche esecutive. Le figure che la nostra artista è riuscita a far emergere, nell’ultimo decennio, sia dalle sue instancabili prove pittoriche che dai suoi estenuanti saggi scultorei si sono, in questa recente fase, tramutati in qualcosa di nuovo e tangibile, ma anche prezioso e funzionale allo stesso tempo. I recenti sviluppi artistici sono, difatti, confluiti verso una ulteriore matrice compositiva: quella dell’oreficeria. L’approccio a questa odierna esperienza non è avvenuta casualmente, ma tramite uno studio analitico sulla possibilità formali insite nelle prove del modellato previste nell’ambito dell’arte orafa: dalla cera persa ai materiali preziosi.

 

Ancor prima di perseguire quest’orientamento, Tina si è avventurata in una inesauribile elaborazione di disegni preparatori, realizzando innumerevoli esemplari di gioielli. Questa sua inedita predisposizione al bozzetto si potrebbe tranquillamente equiparare al classico procedimento creativo adottato dagli artisti del Rinascimento, non a caso quando iniziò a rafforzarsi il legame fra arti figurative ed oreficeria. Al riguardo, basterebbe ricordare l’operato di grandi maestri come Donatello o Benvenuto Cellini.

In virtù di questa continua investigazione, pratica e teorica, siamo in grado di scorgere negli attuali lavori di Tina un progressivo passaggio dei motivi delle ali, già presenti nella sua pittura, e di tutti gli altri elementi di tipo informale verso brani materici definiti attraverso l’articolazione di pendagli, collane, bracciali ed anelli. Ogni singolo oggetto realizzato ha una sua unicità; in ciò Tina ha voluto conservare la sua autenticità: di autrice mai fedele a se stessa e pertanto diretta verso una felice discontinuità creativa. I vari pezzi sono, al contempo, caratterizzati da straordinarie accentuazioni liriche determinate da virtuosi sviluppi grafici.

La creatività, spesso antinaturalistica, della nostra autrice si evince grazie alla sua rinnovata propensione estetica volta all’affermazione del bello. Per quanto il dato realistico sembra esser messo relativamente da parte, non si può non restar sedotti dalle primigenie ideazioni, le cui radici “primitive” sono accompagnate da una poeticità unica nel suo genere. Le sue attuali opere di oreficeria non sono esenti, inoltre, da peculiari combinazioni materiche in cui si evidenziano moderni stilemi cromatici.

Tutta la presente produzione di Tina è pervasa da una visione idilliaca di sapore immaginifico in cui si percepisce tutto il suo universo sensibile, fatto di emozioni e di sentimenti che sentono solo il forte desiderio di divenire qualcosa di concreto, di realizzabile, per poi diventare imperituro, quale segno evidente di una passione sconfinata per il variegato mondo dell’arte.

 

Luigi Fusco

Alas Arte by Tina Lattarulo
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